La Saracena -
Mescola di luci sul costone del Borgo
si beffa delle tenebre La Saracena
E nella trepida Attesa volge il suo desio
Al sole guerriero e compagno.
La Natura la accoglie,
in trincee di muschi la confonde.
Segna il passo la vita ed
In uno sguardo furtivo
rinvigorisce Speranza
dell’uomo partito.
Guarda all’altura
Guarda all’orizzonte e nel fremito singulto
Accetta una lacrima
Ferita antica di amor perduto.
L’onda non spuma sul manto di gocce
l’occhio non mente
il battito la sorregge
e dall’altura un grido.
Il guerriero l’attende!
S’accosta alla rupe
E l’avvolge di luce
possente la carezza
dolce l’oblio
d’Eternità
vestito.
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